Al castello di Ruvo di Puglia “Melodie, battiti d’ali di una rondine”
Giovedì 1° agosto, alle 20.30, nel cortile dell’antico castello di Ruvo di Puglia si terrà “Melodie, battiti d’ali di una rondine”, recital operistico-strumentale a cura della Fondazione “Angelo Cesareo“, con il patrocinio del Comune di Ruvo di Puglia, dedicato a “Nonna Maria”. L’ingresso è gratuito.
Madrina dell’evento, organizzato sin dal 2016, è Nicoletta Di Modugno.
Nel corso della serata, sarà presentato il sito internet della Fondazione.
La traccia seguita quest’anno è il paesaggio. Dell’anima, del tempo, della natura. Paesaggi incarnati nella poesia Portami il tramonto in una tazza di Emily Dickinson, la cui lettura nel corso della serata sarà accompagnata da videoproiezioni.
Preceduto, alle 19.00, da “Preghiere in forma di musica e poesia all’ombra delle stanze di casa”, il concerto è un viaggio sognante tra romanze, arie, sonate e opere strumentali. Interpreti sono il soprano Marilena Gaudio; Vincenzo Mastropirro, flautista e consulente musicale dell’evento; Alfonso Mastrapasqua al violino; Giovanni Astorino al violoncello; Domenico Bruno al pianoforte.
Di seguito il programma di sala.
- A.Vivaldi, ”Il cardellino”
- J.S. Bach, ”Aria”
- L. Van Beethoven, ”Al chiaro di luna”
- F. Schubert, ”Serenata”
- F. Schubert, ”Trio”
- M. Ravel, ”La pavana”
- C. Debussy, ”Syrinx”
- J. Rodrigo, ”Concierto de Aranjnez”
- E. Satie, ”Gymnopédies”
- B. Marcello, “Adagio”
- N. Paganini, ”Sonata n.12 E min.op. 3”
- E. Grieg, ” The Solveig’s song”
- F.P. Tosti, ”Aprile”
- F.P. Tosti, ”L’ultima canzone”
- G. Puccini, ”Sole e amore”
- V. Bellini, ”Vaga luna”
- F. Poulenc, ”Les chemis de l’amour”
- F. Schubert, ”Nacht und traume”
- A. Dvořák, ”Rusalka, inno alla luna”
Interpreti
Marilena Gaudio (soprano). Si è diplomata in canto a ventun anni presso il Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari con il massimo dei voti sotto la guida di Maria Luisa Carboni. Già durante il corso degli studi accademici si è fatta notare prendendo parte, come soprano solista, ad un Oratorio diretto dal Maestro Rino Marrone. Nel 1990 la troviamo a Roma in un Concerto al Teatro Olimpico accompagnata dal Maestro Rolando Niccolosi per cantare brani di Nino Rota
Nel 1990 frequenta i corsi estivi di Liederistica alla “internazionale Sommerakademie Der Hochschule di Salisburgo” sotto la guida di Charles Spencer
Nello stesso anno frequenta il corso di perfezionamento “ Mozart e il Melodramma Italiano del ‘700” sotto la guida del Soprano Leila Bersiani .
Nel 1992 vince il Concorso a Cattedra per L’insegnamento di Canto e frequenta il Seminario Internazionale di Montefiascone seguita da Katia Angeloni Koltcheva, durante il quale si distingue e viene prescelta per una serie di concerti con l’orchestra diretti dal Maestro del teatro dell’Opera di Roma Alessandro Corsi. L
Nel 1994 frequenta a Mantova L’accademia di Katia Ricciarelli e , nello stesso anno vince il Concorso Internazionale Città di Barletta che la impegna in numerosi concerti con pianoforte e orchestra ed inoltre per il Festival Internazionale d’organo esegue la Messa in prima assoluta di Leonardo Leo diretta Dal Maestro Donato Di Palma.
Per il Teatro Petruzzelli esegue I due Timidi di Nino Rota, poi è Gilda in Rigoletto diretta dal Maestro Gregorio Goffredo. Nel 2000 incide un altro Cd con arie del ‘700 e ‘800 Pugliese curato nella parte critica da Nicola Sbisà.
Nell’anno scolastico 2004/2005 Si è iscritta al secondo livello di specializzazione in canto presso il conservatorio Niccolò Piccinni di Bari sotto la guida del Maestro Domenico Colaianni laureandosi con il massimo dei voti
Inoltre è diplomata in musica vocale da camera con il massimo dei voti e prosegue l’attività sia concertistica che operistica che l’hanno vista ora Violetta, ora Tosca, Ora Butterfly, Mimì e Musetta.
Domenico Bruno (pianoforte) si è diplomato in pianoforte presso il Conservatorio “N. Piccinni” di Bari sotto la guida di Rosa Santamato. Ha continuato la sua formazione solistica e cameristica con Arnaldo Graziosi, Bruno Mezzena e Romeo Tudorache conseguendo nel 1994 presso l’Accademia Musicale Pescarese il diploma di Musica da Camera. Ha partecipato a numerosi Concorsi, nazionali ed internazionali, sia da solista sia in formazioni cameristiche, classificandosi sempre ai primissimi posti (Caserta, Osimo, Gaeta, Lamezia Terme, Stresa, Fiesole, Taranto, Corsico ecc.).
Molto attento e sensibile al repertorio della musica d’insieme, collabora spesso con le principali orchestre della provincia di Bari, operando come Maestro sostituto in diverse produzioni operistiche. Viene regolarmente invitato come pianista collaboratore e giurato in diversi concorsi nazionali ed internazionali. Si è esibito, per importanti Associazioni Musicali in Francia, Inghilterra, Romania, Ungheria, Repubblica di Panama, Emirati Arabi Uniti, Libano, Etiopia, Arabia Saudita e in diverse città italiane ottenendo unanimi consensi di pubblico e critica. E’ impegnato attivamente, da molti anni, nella didattica del pianoforte: è titolare della cattedra di Pianoforte presso la Scuola Secondaria di 1° grado “R. Monterisi” di Bisceglie.
Alfonso Mastrapasqua (violino) – Appena diplomato in violino frequenta i corsi dell’Orchestra Giovanile Italiana, cominciando da lì un percorso sia cameristico sia come professore d’orchestra che lo porterà per ultime in ordine temporale alle orchestre del Teatro alla Scala (e omonima Filarmonica) e alla Sinfonica Nazionale della Rai a Torino, dove sarà membro stabile dei primi violini dal 2008 al 2013. Con questa compagine partecipa a diverse tournée e realizza concerti di rilievo (Philharmonie di Berlino, Musikverein di Vienna…). Comincia a suonare la viola nel 2008 come camerista con il Phonia Quartet (RAI). Compositore, da sempre interessato a generi extra classici, suona anche la chitarra elettrica ed il pianoforte.
Giovanni Astorino (violoncello) – Perfezionatosi con Enrico Bronzi, Ivan Monighetti e Giovanni Sollima, è solista con l’Orchestra Filarmonica Pugliese, vincitore di concorsi internazionali di musica da camera nonché idoneo all’audizione presso l’orchestra Haydn di Trento e Bolzano (2010) ed al concorso per l’Orchestra del Teatro Petruzzelli di Bari (2012). Dal 2001 è bassista della band del cantautore Caparezza, con il quale ha inciso tutti i cd e realizzato tutte le tournée. Della stessa band è anche violoncellista e arrangiatore/concertatore per le parti orchestrali. Ha di recente vinto il premio come autore della migliore colonna sonora al Marietta International Film Festival di Kennesaw – Georgia (US).
Vincenzo Mastropirro (flauto). Poemusico nato a Matera 1960, pugliese di Ruvo di Puglia, vive a Bitonto (BA). È flautista, compositore, poeta, didatta.
Ha inciso oltre 20 CD, essenzialmente col Trio Giuliani, col Mastropirro Ermitage Ensemble e con “Pino Minafra & la Banda” e altre formazioni con un repertorio che va dal classico al contemporaneo, dalla contaminazione all’improvvisazione e suonato per importanti teatri e sale concertistiche in Italia e all’estero: Egitto, Francia, Inghilterra, Germania, Marocco, Spagna, Malta, Romania, Austria, Iraq, India, Grecia.
È attivo come didatta nella scuola di base da 38 anni, insegnando flauto traverso e musica d’insieme per piccole e grandi formazioni nei corsi ad indirizzo musicali S.M.I.M. Monterisi Bisceglie.
Ha vinto, come miglior composizione originale per orchestra scolastica, nel 2009 e nel 2016 il primo premio al “Concorso nazionale Jacopone da Todi – Nuove musiche per la scuola” a Todi.Nel 2017 ha vinto il primo premio ai Concorsi di Composizione “Wanda Landowska” di Ruvo di Puglia e “Euterpe” di Corato.
In poesia viene invitato a convegni e letture in diversi Festival di Poesia nazionali e compare in numerose Antologie e Blog letterari. Ha collaborato con Alda Merini, Vittorino Curci ed Anna Maria Farabbi musicando i loro versi.
Ha vinto e ricevuto oltre 40 riconoscimenti e premi letterari; tra i più importanti, gli è stato conferito il Premio Lerici Pea 2015 – Sezione poesia in dialetto «Paolo Bertolani».
www.vincenzomastropirro.it
Il paesaggio di una rondine
Durante l’intero concerto della ”Rondine” di quest’anno, su un telo che cadeva da una fiancata del cortile del Castello Melodia, e che faceva da sfondo ai concertisti, è stato proiettato il paesaggio di Serra Petrullo, sede della Fondazione ”Angelo Cesareo”, come si può mirare aprendo le porte del suo casale ottocentesco. E’ stata, la proiezione di quel soggetto, l’emblema della traccia tematica di quest’anno: paesaggi dell’anima, del tempo e della natura. Quelle porte che si aprivano sul paesaggio, erano il nostro sguardo che si apriva sulla realtà e su una porzione di natura, ma si ponevano anche e soprattutto come un tacito appello, nel nostro silenzio e nella bellezza della musica, a contemplare, a scoprire, chiudendo-aprendo gli occhi dell’anima, nuovi orizzonti.
Ma il tempo, come costituente ultimo e fondamentale dei paesaggi, dov’era? Tutto quello che appariva sul telo, durante l’intera esecuzione, sembrava totalmente immobile, sospeso, fermo come un fotogramma, una cartolina… Eppure il tempo c’era, altrimenti nulla sarebbe apparso in quanto assoluta immobilità.
Quel tempo aveva, però, diverse dimensioni. Era tempo esterno all’immagine proiettata, quella dei nostri orologi e dei nostri movimenti. Era il tempo delle stelle lievemente cangianti sulla volta celeste. Quello delle nostre differenti emozioni e sensazioni, dei battiti del cuore. Era il tempo della poesia e della musica… Ma dov’era il tempo, invece, dentro quell’immagine visualizzata dall’occhio di Serra Petrullo? Il tempo lì sembrava immobile eppure, come l’andare della vita che va, trascorreva, impercettibilmente si inclinava e trascolorava verso la sera. Ma, in quale punto, quella inclinazione, quella inclinazione temporale avrebbe potuto aver inizio? In nessuno punto… E ovunque… ”Perturbante” ciò, perché chi guardava non poteva afferrare il preciso tempo o momento del mutamento né ragionevolmente accettarlo, pur nella sottile inquietudine che qualcosa non era come prima… Ma era proprio in quel ”perturbante” che, forse in ultima istanza, affondava il lieve e strano soffio del paesaggio…
Cosa è infatti un paesaggio?
Forse, più diffusamente, è sintesi, sempre nuova e soggettiva, di tutti gli altri tempi?
È l’immobile oscillazione di una rondine?
Ringraziamo
Si ringraziano Vincenzo Stellacci e tutti quegli inquilini del Castello e di Arco Melodia per la collaborazione e disponibilità offerte nel rendere possibile l’evento del concerto della ”Rondine”.
Un sentito grazie ai musici per averci permesso, ancora una volta, di sognare, in una sera di mezza estate, tra battiti d’ali di una rondine: Marilena Gaudio, Vincenzo Mastropirro, Alfonso Mastrapasqua, Giovanni Astorino, Domenico Bruno.
Un grazie a Franco Paparella, fiorista, che ha saputo trasformare il cortile e l’Arco Melodia in un suggestivo spazio verde evocativo di Serra Petrullo.
Un grazie a Michele Altamura e al suo assistente Vito Ribatti per la poesia delle luci.
A Diego Magrone per le significative e immaginifiche soluzioni che ci hanno permesso di aprire nuove porte e sguardi sui paesaggi del tempo e dell’anima.
A Nino Di Gregorio con le sue pietre luminose.
A Paolo Berardi per averci aiutato, seduti, a meglio anche assaporare quei battiti…
Alle donne che hanno, con diverse emozioni, interpretato la poesia della Dickinson ”Portami il tramonto in una tazza”: Giorgia Floro, Veronique Fracchiolla, Flora De Palo, Carmela Montaruli.
Un grazie a Michele e Francesco, angeli apparsi quando ce ne era più bisogno.
Grati all’Amministrazione Comunale per il patrocinio morale.
Con grande affetto, un nostro semplice abbraccio alla madrina dell’evento, Nicoletta Di Modugno, per le sue struggenti parole nei confronti della sua amica, nonna Maria.
Fondazione ”Angelo Cesareo”