La ”Sentinella” di Fredric Brown è un breve racconto degli anni Cinquanta ed un classico della fantascienza. La sua cifra più specifica, però, lo pone al di là di quel genere per farne uno degli esempi più illustri di quel meccanismo narrativo fondato prima sulla positiva ed empatica identificazione tra lettore e personaggio, possibile perché si narra in soggettiva, e poi sull’improvviso e spiazzante, disturbante ribaltamento tra l’identità del presunto soggetto della narrazione e quella del suo presunto antagonista.Lo abbiamo scelto per aprire una sezione del sito, ”La Sentinella” appunto, che, nella forma soprattutto di brevi racconti, ma anche nell’uso di altri codici espressivi, dalla fotografia al video, al disegno, potrà farsi luogo di suggestive evocazioni di situazioni liminari, in cui realtà ”consolidate” e ragionevoli giudizi mostrano, tutto d’un tratto, un altro volto. In un ribaltamento di prospettiva a cui prima non avevamo pensato, tutto ci sembra dannatamente diverso. Ma questo è solo una declinazione forte, un genere, della dimensione/sensazione del ”perturbante”, in cui, anche un piccolo dettaglio, qualcosa che non è al suo posto come dovrebbe o crederemmo che fosse, l’assenza ”altra” che si fa presente(o viceversa il fallimento di presenza), ”in-quieta”, cioè mette in movimento quella realtà, mostrandola in maniera differente. Ci mette dentro uno sguardo ”alieno” che ci interroga…Ci autorelativizza… Ci può aprire a una radicale ”crisi”.Il sito, allora, si offre di essere palestra per tutti quei soggetti che, con vari contributi artistici, nel format della brevità del racconto o della poesia, ma anche del linguaggio video-fotografico o delle arti visive, vorranno aiutarci a guardare in maniera differente e ”in-quieta” al mondo, a resettare criticamente il nostro sguardo verso confini altri… Ci firmeremo ”La Sentinella”.